Il parco Nazionale dell’Asinara
L’Asinara, per dimensioni è la seconda isola sarda dopo Antioco, presenta una costa molto frastagliata che denota la presenza di habitat diversi e ospita il parco Nazionale dell’Asinara.
Il parco Nazionale dell’Asinara raggiunge la quota massima di 408 m e si trova in provincia di Sassari.
Il passato di questo luogo è molto interessante, infatti nonostante ci siano tracce umane sin dal Neolitico, il territorio si è conservato grazie ad una serie di eventi che le fecero assumere il nome di Isola del Diavolo.
Venne utilizzata come Stazione Sanitaria di quarantena, campo di prigionia nella prima guerra mondiale ed come uno dei principali supercarceri italiani durante il periodo del terrorismo degli anni ’70 e nella lotta contro la delinquenza organizzata sino all’istituzione del Parco.
Questi tristi avvenimenti portarono comunque a qualcosa di buono, in primis crearono mistero attorno all’isola e in secondo luogo portarono una conservazione indiretta di alcune aree che non furono mai utilizzate.
LA FLORA
Descrivere la vegetazione del parco risulta difficile perché gli studi fino ad ora sono stati frammentari e poco specifici, nonostante l’importanza della flora dell’Asinara, che presenta molte specie endemiche che sarebbero utili da analizzare, lo studio più completo risale al 1988.
Le famiglie numericamente più rappresentate sono le composite, le leguminose e le graminacee, che insieme alle ombrellifere e alle scrofulariacee, rappresentano circa la metà della flora spontanea dell’isola.
Altre specie vegetali sono quelle marine, che si trovano nell’Area Marina Protetta.
LA FAUNA
La fauna dell’isola vanta specie importantissime anche in via d’estinzione.
Ha subito modificazioni nel corso del tempo, attualmente sono presenti 80 specie di vertebrati terrestri appartenenti alle classi degli anfibi, rettili, uccelli e mammiferi.
Fra le entità endemiche possono essere ricordate la luscengola, un curioso rettile squamato, la lepre sarda e la crocidura rossiccia, piccoli roditori; fra le specie sardo-corse la piccola lucertola algiroide nano, il barbagianni di Sardegna, lo scricciolo, il pigliamosche e lo zigolo nero, nella sottospecie sarda, il quercino e il muflone.
Alcune specie presenti sull’isola, oltre che essere rare, sono anche insufficientemente conosciute come il discoglosso sardo, la pernice sarda e la gazza.
L’ASINO BIANCO
Questo simpatico asinello, è diventato simbolo del parco Nazionale dell’Asinara. Il mammifero dalle caratteristiche inconfondibili si può distinguere facilmente dai normali asini ed è questo che lo rende così speciale.
Ha una statura ridotta, la testa quadrangolare e il manto bianchissimo nei cuccioli e bianco sporco negli esemplari adulti. Gli occhi sono molto sensibili alla luce e di colore roseo-ceruleo, caratteristici dell’albinismo.
Questi asini infatti sono così proprio per l’alterazione ereditaria della funzionalità dei melanociti, e quindi per un difetto enzimatico che, di madre in figlio, blocca la sintesi della melanina.
Sono animali molto mansueti, con un’andatura incerta per via della fotosensibilità che li contraddistingue.
ATTIVITA’
Il parco Nazionale dell’Asinara, ha delle regole molto rigide al fine di tutelare al meglio il territorio. Si può visitare l’isola autonomamente, ma è consigliato rivolgersi agli operatori autorizzati per godere al meglio delle bellezze che l’isola può offrire. Sul sito ufficiale è presente una lista completa delle guide autorizzate, per organizzare l’escursione basta mettersi in contatto con una di loro e organizzare al meglio la giornata e le attività.
LA MAPPA
