Il parco Nazionale della Majella

Il parco Nazionale della Majella si trova in Abruzzo, tra le province dell’Aquila, Chieti e Pescara. La sua particolarità è quella di essere un parco situato in montagna che si affaccia allo stesso tempo sul mare.

Il territorio montuoso si estende fino ai 2000 metri, con la vetta più alta, il Monte Amaro, che arriva ai 2793 metri di altitudine.

Questo polmone verde d’Italia vanta una presenza di flora e fauna molto ricca e di panorami mozzafiato, raggiungibili anche dai meno esperti.

All’interno del territorio si trovano anche sette riserve naturali statali.

Veduta delle vallate del Parco nazionale della Majella.

LA FLORA

I botanici hanno rilevato la presenza nel parco di oltre 1200 specie vegetali che rappresentano il 70% della flora abruzzese e quasi 1/4 di quella italiana.

La particolarità della vegetazione del parco è data dal fatto che vanta ben 17 specie che vivono solo all’interno del territorio, tra questi troviamo: la Soldanella del Calcare ed il Fiordaliso della Maiella, simboli dei giardini botanici all’interno del Parco, l’Aquilegia della Maiella, la Pinguicola di Fiori, la Radicchiella della Maiella, la fienarola della Maiella, il Ranuncolo multidentato, gli Sparvieri di Monte Porrara e di Monte Cavallo.

Possiamo trovare anche relitti del Terziario come l’Agrifoglio, il Tasso e la Dafne laurella.

I relitti glaciali derivano invece dall’era quaternaria e sono composti da Papavero alpino, Carice capillare, Elina, Camedrio alpino, Astro alpino e molti altri.

Nelle alte quote troviamo invece: la Stella alpina appenninica, la Genziana dinarica e la Sesleria a foglie di giunco, solo per fare alcuni esempi.

Non mancano nella flora del parco le specie esotiche che sono circa 126.

Ciò che rende così importante e straordinaria la vegetazione del parco è la presenza di specie rare, inserite nelle liste Rosse delle specie in pericolo e che necessitano di tutela.

Un meraviglioso esemplare di Aquilegia della Majella.

LA FAUNA

Il parco Nazionale della Majella, presenta una fauna diversificata, tipica degli ambienti montuosi appenninici.

Il lupo appenninico è il simbolo del parco ed è costituito da una popolazione di ben 10 branchi differenti, anche il camoscio appenninico conta circa 1300 individui in salute.

I cervi e i caprioli, grazie ad una reintroduzione nel territorio attuata da qualche anno, si stanno espandendo.

Le zone boschive del parco, sono sottoposte a tutela e abitate da una numerosa popolazione di Gatto selvatico ma anche la rarissima Martora. Anche gli uccelli sono molto presenti, come il Picchio dalmatino o il Falco pecchiaiolo. Non mancano gli anfibi, tra cui l’ululone appenninico e la salamandra.

Alle quote più elevate, vivono diverse specie rare come la Vipera dell’Orsini, il Merlo dal collare, il Fringuello alpino, il Sordone, l’Arvicola delle nevi.

Un meraviglioso esemplare di lupo appenninico.

L’ARTIGIANATO

La Majella, ha una lunga e interessante tradizione legata all’artigianato che continua nel tempo. Ancora oggi possiamo trovare orafi, merlettaie, intagliatori, scalpellini, ceramisti, fabbri e tessitori che lavorano all’interno del parco.

Il gioiello simbolo del parco legato alla tradizione orafa, prende il nome di “Presentosa”. Nelle botteghe di artigiani, ancora molto in voga è la produzione di oggetti in ferro battuto, da vedere assolutamente è la cancellata barocca nella Cappella del Sacramento della Collegiata di S. Maria del Colle a Pescocostanzo.

La Majella è nota per una particolare pietra bianca, che veniva usata in passato per creare mura difensive, ma che oggi è un must per gli artigiani per la realizzazione di statue e bassorilievi.

Artigiani intenti nella lavorazione di utensili in ferro battuto.

COSA FARE NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Le attività nel parco sono numerose, l’organizzazione è di alta qualità.

Tutti i sentieri del parco sono verificati e tracciati con gps, si estendono per oltre 1200 km.

I percorsi sono di ogni tipo, per famiglie, diversamente abili, per le mountain bike e non solo.

PER GLI AMICI A 4 ZAMPE..

Spesso, nei parchi naturali, non è possibile portare il proprio cagnolino, perché potrebbe mettere in pericolo la fauna selvatica del parco trasmettendo malattie molto pericolose per le specie presenti. Il nostro amico a 4 zampe potrebbe rappresentare un pericolo, spaventando gli altri animali e lasciando escrementi che possono disturbare l’olfatto delle popolazioni presenti.

In tutta la zona A del parco non è quindi possibile portare nessun tipo di animale domestico, ma sono stati creati dei sentieri appositi per loro.